Press Kit. Cos’è e a cosa serve

Oggi vi parlo di uno strumento di promozione un po’ sottovalutato ma che in realtà può essere di grandissima utilità nel caso in cui qualcuno volesse scrivere qualcosa su di noi. Gli scrittori di lingua anglosassone lo usano abbastanza, mentre noi in Italia siamo ancora un po’ indietro. Per chi non lo avesse ancora capito, sto parlando del press kit.

Immaginiamo che un giornalista o un blogger vogliano scrivere un articolo su di noi e sul nostro lavoro. Sicuramente avranno bisogno di certe informazioni, quali la nostra biografia o una nostra foto. Come possono ottenere questi dati? Ci scrivono una e-mail? Spulciano il nostro sito raccattando informazioni tra pagine diverse? Assolutamente no! Mettiamoci in testa una cosa: una persona che si occupa di fare informazione o pubblicità è sempre molto impegnata e combatte costantemente contro il tempo. Quindi, se qualcuno volesse scrivere qualcosa su di noi, dobbiamo fornirgli tutto il materiale che gli può essere utile e dobbiamo consentirgli di consultarlo in maniera facile e veloce. In altre parole, dobbiamo fornirgli un press kit.

Il press kit è appunto una raccolta di tutte quelle informazioni che possono essere utili a chiunque sia interessato a parlare di noi o volesse pubblicizzare il nostro lavoro. In pratica, si tratta di un insieme di informazioni che contribuiscono a promuovere la nostra immagine di autori e tutto ciò che ruota attorno a essa.

Materialmente, il press kit si presenta come un insieme di file e di documenti che devono essere resi disponibili sia su richiesta che sul proprio sito web (perché voi avete un sito web, vero?). Dedicate sempre una pagina apposita del vostro sito al press kit e fate in modo che sia facilmente individuabile e ben distinta dalle altre. Ricordiamoci sempre che il press kit deve essere di semplice fruizione.

Vediamo quindi quali sono gli elementi base per costruire un press kit utile a promuovere la nostra immagine di autori.

Biografia

La prima e più importante informazione è la biografia. Non scriviamo troppo, soffermiamoci su chi siamo, dove siamo nati, dove viviamo, quali generi letterari ci piace scrivere e che lavoro facciamo, oltre ad altre eventuali informazioni che sono correlate con la nostra attività di autori. Non dobbiamo essere troppo prolissi, piuttosto dobbiamo sintetizzare e dire solo l’essenziale. Alla gente interessano solo gli elementi della nostra vita utili a capire meglio che autori siamo. Non è importante dire che siamo amanti dei gatti, a meno che non abbiamo scritto un libro a riguardo.

Bibliografia

E’ necessario riportarla, così può essere a sua volta utilizzata in articoli che parlano di noi. E’ essenziale che tutti sappiano cosa abbiamo pubblicato fino a quel momento ed è superfluo aggiungere che va tenuta sempre aggiornata. Specifichiamo il titolo, il genere dell’opera che abbiamo pubblicato, l’editore e l’anno di pubblicazione. Inoltre suggerisco di elencare le pubblicazioni in ordine cronologico decrescente, così le più recenti saranno in cima. Non preoccupiamoci se abbiamo una singola pubblicazione. Va bene mettere anche solo quella. Con il tempo diventeranno di più, ma la struttura del press kit aiuterà a leggerlo meglio.

Premi letterari

Elenchiamo tutti i premi letterari ai quali siamo arrivati in finale o dei quali siamo risultati vincitori. In quest’ultimo caso, se il premio corrispondeva a una pubblicazione dell’opera vincitrice, riportiamolo. In ogni caso specifichiamo sempre chi ha bandito il concorso e l’anno. Se non abbiamo mai vinto o non siamo mai arrivati in finale, è meglio non specificarlo. Ai lettori interesseranno i nostri successi più che i nostri insuccessi.

Foto

Nel press kit devono essere sempre inserite almeno due foto uguali, una in alta definizione (almeno 180 dpi) e una in bassa definizione (circa 70 dpi al massimo). Per la foto in alta definizione non preoccupiamoci delle dimensioni, poiché essendo in alta definizione ci si aspetta che il file sia grande. Per la foto in bassa definizione facciamo attenzione che occupi meno di 50 KB. Le foto in bassa definizione vengono infatti usate nei siti web, che devono essere caricati velocemente. Se con 70 dpi la foto è ancora troppo pesante, ridimensioniamola. Io nel mio press kit ho usato una foto 640 x 480.

Possiamo mettere quante foto vogliamo nel press kit, ma la foto principale dev’essere la nostra immagine nel web, quindi non deve cambiare mai (al massimo dopo qualche anno).

Copertine dei libri

Consiglio caldamente di inserirle direttamente come immagini nella pagina del vostro sito dedicata al press kit, ma fate in modo che siano cliccabili. In questo modo chi usa il press kit può scegliere subito quali immagini scaricare, senza doverle scaricare prima tutte.

Sulla qualità delle copertine direi che potete tranquillamente usare l’originale. Non è necessario creare una versione ad alta e una a bassa definizione come per la vostra foto personale.

Contatti

Specifichiamo sempre in che modo possiamo essere contattati. Inseriamo l’indirizzo del nostro sito web, eventuali profili sui social network e l’indirizzo e-mail (magari protetto con tecniche antispam). Qualcuno inserisce anche il numero di telefono e sicuramente dobbiamo inserire le informazioni di contatto per il nostro agente, se ne abbiamo uno.

Versione scaricabile

Tutto ciò che ho scritto finora dev’essere reso disponibile on-line ma anche scaricabile sotto forma di file. Tutti i documenti di testo (biografia, bibliografia etc.) devono essere racchiusi in un unico file PDF. E’ meglio non distribuire un file Word. Piuttosto convertitelo in PDF e pubblicate quello. Se non sapete come realizzare un file PDF utilizzate OpenOffice.org oppure Google Drive. Questo file andrà inserito in un file zip all’interno del quale dovremo inserire anche tutte le immagini. Non commettete l’errore di inserire le foto dentro il file PDF. Mettetele sempre in file distinti e specificate nel nome del file se si tratta di una foto in alta definizione o in bassa definizione, nonché il suo contenuto. Il file zip così ottenuto sarà il nostro press kit, che potremo inviare o rendere scaricabile dal nostro sito.

In conclusione, ricordiamoci sempre che il press kit è uno strumento a uso e consumo di chi può aiutarci a promuovere il nostro lavoro e la nostra immagine, pertanto è necessario che sia di utilizzo chiaro e immediato. La semplicità di un press kit è la chiave per la sua utilità.

Se avete qualsiasi dubbio, vi invito a consultare il mio press kit, dove troverete messe in pratica tutte le cose che vi ho scritto in questo articolo.


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2 Commenti

  1. Patrick

    Da giornalista vorrei completare l’ottimo articolo. Posso aggiungere che proprio perché abbiamo poco tempo e siam sempre di fretta e ad aprire moltissime cose, i file pdf e zip sono in teoria la soluzione migliore e più ordinata, ma non sono sempre amatissimi perché richiedono qualche click in più e rallentano tutto. A mio avviso sono meglio i file .doc (perché open office o word sono sempre aperti), specie per i quotidiani.

    meglio includere il comunicato stampa o almeno le informazioni essenziali dentro il testo della mail. e alcune foto leggere (non servono grosse risoluzioni né per il web, né per la stampa quotidiana, più alta per le riviste) da allegare fuori dallo zip.

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    1. Gianluca (Autore Post)

      Grazie mille per l’intervento! Considerando che sei uno dei destinatari dei press kit fa piacere sentire la tua opinione! Terrò senz’altro a mente il fatto che forse è meglio utilizzare file di Word. E’ vero, chi scrive per mestiere lo tiene sempre aperto. Concordo inoltre con l’invio della foto al di fuori del file zip, anche se personalmente preferisco creare un vero e proprio kit costituito da un unico file, proprio perché più sintetico e omogeneo.

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