Il cuore di Quetzal – Baltak, il protagonista

Dopo il post in cui ho chiarito l’identità del Quetzal che nomino nel titolo del mio romanzo, è giunto il momento di svelare l’identità del protagonista. Il suo nome è Baltak ed è un mercenario crudele e riservato con una particolare e segreta caratteristica: riesce a padroneggiare alla perfezione la magia delle rune, nota solo agli dei.

Baltak non è sempre stato un mercenario. Quando era un ragazzino, era un pastore di un tranquillo villaggio dell’ovest di Midgard, la terra degli uomini. La sua vita scorreva tranquilla e serena, tra lunghe passeggiate sui monti per portare il gregge al pascolo. La sua famiglia era composta dal padre Yurek e dal fratello Huxior, il quale gli insegnava tutti i giorni a combattere con la spada. Crescendo, Baltak si è innamorato della bella Savina, con la quale ha intrecciato una tenera e romantica relazione d’amore.

Ben presto, però, la tranquillità della vita di Baltak viene funestata da un terribile evento che non solo porterà la morte a tutto il suo popolo e alle persone che ama, ma cambierà la sua vita per sempre. Il malvagio Regas, infatti, irrompe nel suo villaggio, ne uccide gli abitanti e sottopone Baltak a un rituale con lo scopo di trasformarlo in uno dei capitani Hersir dell’esercito del dio del male Loki. Il rituale infonde in Baltak la conoscenza parziale della magia delle rune, ma prima che la sua anima venga completamente assoggettata al male, il dio Thor interviene e lo salva portandolo ad Asgard, la leggendaria terra degli dei. Qui Baltak viene curato e gli viene insegnata la magia delle rune in un modo più approfondito di quanto abbia appreso a seguito del rituale, ma la sua vita non sarà più la stessa. Non sarà più il pastore timido di una volta, bensì si trasformerà in un rozzo e riservato mercenario senza padrone, che combatte solo per i soldi e che non accetta la compagnia di nessuno, pronto a sgozzare chiunque si frapponga tra lui e la missione assegnatagli dal committente di turno e disposto anche anche a usare la sua potente magia, se necessario. Soprattutto, una voce misteriosa e malvagia comincerà a tormentarlo e a denigrarlo, parlando direttamente all’orecchio della sua anima. Così trasformato, Baltak dedicherà l’intera vita alla ricerca della sua vendetta. Dietro la facciata del freddo guerriero del nord c’è però ancora l’ombra di un uomo che non ha dimenticato il suo popolo e le persone a lui care, così, nelle notti più solitarie, sfoga il suo dolore nell’autolesionismo.

Durante i suoi viaggi, si imbatte nel re Galaghor, il quale gli parla della scomparsa di Quetzal. Il sovrano, per evitare una guerra con i giganti, chiede a Baltak di ritrovare Quetzal per lui e permettergli così di ristabilire la pace tra le due razze. Inizialmente Baltak rifiuta, ma poi il dio Heimdall gli farà notare che la ricerca di Quetzal potrebbe intrecciarsi con il suo desiderio di vendetta. Baltak comincia così un lungo viaggio che lo porterà non solo a svelare intrighi e tradimenti alla corte del re, ma lo condurrà anche dentro i più profondi recessi della sua anima.

Non vi anticipo nulla di più perché il rischio di spoiler è alto, ma spero di aver suscitato la vostra curiosità.  Se è così, leggete Il Cuore di Quetzal!

Ma cosa sono queste rune che Baltak padroneggia? Quanto è potente la loro magia? Lo scoprirete con il post della prossima settimana!

Foto | Nativi Digitali Edizioni


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